Roberto Bon

L’Autore del Mese. Aprile 2014. 

Un appuntamento nuovo dedicato alla fotografia. O meglio, ai suoi attori. Ogni mese, dentro e con le sue immagini, “L’autore del mese”. Aprile 2014 con Roberto Bon, Venezia, classe 1957.

Roberto Bon 09La fotografia è memoria inconsapevole… La narrazione, è una miscela di vissuto e archetipo universale, che attraverso l’immagine fotografica possono fondersi in esperienza visiva, diventando una tessitura unica in cui il ricordo e le suggestioni individuali, i simboli condivisi, i frammenti di una storia comune, possono contaminarsi fino a diventare uno, parlando con la forza e l’immediatezza che solo a una fotografia è dato esprimere… Roberto ha la straordinaria capacità di vivere questo processo in modo disarmante e fluido. Di saper cogliere, immagino già a livello dell’inconscio, quell’essenza comunicativa che gesti, situazioni o momenti contengono, in forma potenziale, e che ha solo necessità di essere tradotta ed espressa, da un occhio e un cuore sufficientemente sensibili. Quel bacio, dentro quell’ambientazione, è parte di ognuno di noi, è vita per come la comprendiamo. Poco importa averlo vissuto in prima persona o averlo incontrato in chiave cinematografica: quel bacio possiamo sentirlo come parte di noi, come carne viva del nostro passato. Ci appartiene, e per questo, in questo riconoscerci, vive la forza della sua narrazione.

Roberto Bon 10Oppure nel gioco dei bambini, sapientemente cristallizzato attaverso il congelamento del momento, così come per mezzo di una geometria rigorosa, solida e stabile per l’uso di sole linee verticali e orizzontali… anche in quel gioco, non c’ un autore che racconta, ma ci siamo noi, in un momento nostro, che riaffiora come ricordo, ma probabilmente ancor più come soffio emotivo. Ecco: la qualità più significante della fotografia di Roberto, è il suo saper trovare, in quell’istante irripetibile, non solo racconto e non solo geometria, ma tutta la forza di una valenza estetica che diventa energia viva per ognuno. E che per ognuno è espressione di un momento, un breve passaggio, in cui potersi ritrovare, per un attimo.

Francesco Merenda. Full Frame All In Your Head

Photography is unconscious memory … The narrative is a mixture of experienced and universal archetype , which can melt through the photographic image in visual experience, becoming a unique texture in which the memory and the suggestions of the individual , the shared symbols , fragments of a common history, can become contaminated to become one , speaking with force and immediacy that only a photograph is given express…

Roberto Bon 11Robert has the uncanny ability to live this process so disarming and fluid. To grasp, I guess already at the level of the unconscious, that essence that communicative gestures , situations or moments contain , in potential form , and that only need to be translated and expressed in one eye and a heart sufficiently sensitive . That kiss , in that setting , it is part of each of us , it is life as we understand it. It does not matter having personally experienced or have met him in key film : that kiss we can feel like part of us, as the flesh of our past. Belongs to us, and because of this, recognize in this , the living force of his narrative. Roberto Bon 08Or in the children’s play, expertly crystallized Spread across the freezing of the moment, as well as by means of a rigorous geometry , solid and stable for the use of sun vertical and horizontal lines … even in that game , there ‘ an author who he says, but there we are , in a moment of ours who resurfaces as a souvenir , but probably even more breath as emotional . Behold the most significant quality of photography of Robert, is his ability to find , unique in that instant , not only the story and not only geometry , but the full force of an aesthetic value that energy becomes alive for everyone. And for everyone that is an expression of a moment, a short passage, where you can meet for a moment.

Francesco Merenda. Full Frame All In Your Head